L’Art Pour l’Art è una menzogna!

 La necessità di salvare il Sublime ( ossia l’arte utile ad elevare l’animo umano)

Gli americani post-moderni, legati ad una visione edonistica dell’esistenza secondo cui dal mondo bisogna arraffare tutto senza curarsi di selezionare il valore delle cose per saziare i propri immediati appetiti, sono infatti i ridicoli becchini in abiti multicolore che hanno sepolto l’arte.  Questi schiavi del capitalismo, che dal motto “carpe Diem” hanno estratto la nuova legge aurea riassumibile col lemma “usa-e-getta” , rifiutano l’idea secondo cui la vita, come ci insegna il Parzival di Eichendorff, sia un viaggio da compiere al fine di elevare il proprio animo verso al Vero, l’Utile ed il Bello.

È per questo che nella cultura a stelle ( di plastica) e strisce ( di cocaina)  esiste un concetto di arte – seppur  degenerato- ma non quello di sublime. Il sublime é, come indica la parola stessa, il superamento del limite fisico per  poi accedere al mondo spirituale, di natura ben superiore. Il post-moderno, disintegrando tutti i grandi sistemi della storia e scindendo tutte le cose l’una dall’altra, ha privato appunto l’arte della sua funzione fondamentale, ossia il nobilitare l’animo umano attraverso la contemplazione e la creazione della bellezza.

Per arginare la piaga causata dalla fallacia collettiva secondo cui l’arte non ha bisogno di sublimare gli animi ci vorrebbe un po’ di semplice buon senso: Come si può pensare che un malato mentale come  Stelios Arcadiou che si è impiantato un orecchio nel braccio sia un artista? Come si può pensare che le madonne negre in perizoma di David La Chapelle siano creazioni  che stimolano la propria crescita personale? E l’artista Milo Moiré che dipinge usando delle uova piene di vernice inserite nella vagina si preoccupa forse di dare il buon esempio ai suoi osservatori?

Il degrado morale dei popoli occidentali è  stato causato dai governi, che anziché chiudere questi depravati in manicomio – o a Dachau- li hanno lasciato la libertà di esprimersi e coprirsi la testa con l’immeritato alloro dell’artista.

La funzione ontologica dell’arte, come afferma  Anassagora, primo pensatore ionico ad introdurre la filosofia ad Atene , è quella di apportare conoscenza . Seppur Platone elaborò un’articolata condanna dell’arte, in quanto copia della realtà che distoglie dalla contemplazione intellettuale del mondo delle idee, attraverso i millenni s’è affermata l’idea che la creazione estetica abbia la funzione di nobilitare l’animo umano. L’ideologia degenere  del post-moderno, che ritrova nella massima “ l’art pour l’art” la sua sintesi in ambito estetico, ha legittimato l’inutilità dell’arte rendendola fine a sé stessa.  Privare della loro funzione etica e pedagogica le creazioni di pittori, poeti e musicisti ha distrutto l’idea dell’arte intesa come mezzo per raggiungere la virtù.

Il“ Trattato del Sublime”, saggio vergato nel I secolo d.C. da un anonimo e poi attribuita a Longino,  studia appunto non l’arte in sé, bensì gli effetti che le belle opere suscitano nell’animo umano. Guardandoci attorno oggigiorno e paragonando la decadenza  morale che ci circonda con gli obbrobri esposti nelle mostre d’arte contemporanea  è facile rendersi conto come Longino avesse ragione: Si, l’arte plasma gli individui, e di conseguenza anche  il  popolo.  Rifiutarsi d’essere complici dell’attuale sistema artistico degenerato, ascoltando MTV o acquistando creazioni grottesche, è il primo passo verso al rivoluzionario atto di salvare il Sublime.

Adolf Ziegler - The Four Elements

Liliane Tami

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